Se la funzione dell’architettura è stata fin dalle origini quella di proteggere l’uomo dalle intemperie, contro cosa sono chiamati oggi a proteggerci i nostri Lari e Penati? Il richiamo alle divinità romane che vegliavano sul focolare domestico non è un mero vezzo classicista, ma sottolinea il fatto che non esiste una netta separazione tra un tipo di protezione fisica e razionale e un tipo di protezione più sottile e ineffabile. La sicurezza normativa (regole edilizie, sistemi antincendio, dispositivi quali estintori e allarmi) e il senso di protezione evocato da rituali tradizionali – in Polonia, la posa di una ghirlanda durante i lavori o di un ferro di cavallo sulla soglia – coesistono nell’architettura come espressioni complementari del bisogno umano di sentirsi al sicuro.