L’artista Vlad Nancă e lo studio Muromuro pongono l’essere umano al centro della loro riflessione condivisa, riconoscendolo come elemento unificante tra l’architettura rumena del XIV secolo e quella contemporanea. Un’installazione di fogli traslucidi invade lo spazio, deformando i profili dei visitatori e invitandoli a interrogarsi sul futuro dell’architettura e su come l’uso dello spazio sia mutato nel corso dei secoli. Attraverso l’osservazione delle figure umane nei disegni tecnici dei progetti architettonici, il pubblico può scoprire inedite chiavi interpretative per ripensare i parametri dell’abitare e per ridefinire nuovi modelli costruttivi.