In occasione della sua prima partecipazione alla Biennale Architettura, il Togo pone l’accento sui temi della conservazione e della trasformazione. Questi concetti prendono forma nelle Tata, abitazioni in paglia e fango realizzate dalla popolazione Tamberma nel nord del Paese, autentici capolavori di ingegneria vernacolare. Il Padiglione mette inoltre in dialogo l’architettura afro-brasiliana, sviluppata tra la metà dell’Ottocento e del Novecento dagli schiavi liberati di ritorno dal Brasile, con significativi esempi di modernismo emersi nel periodo post-indipendenza, a partire dal 1960.