(2022, USA, UK, 101')
Stati Uniti, 1944. La Seconda Guerra Mondiale è iniziata da ormai cinque anni e tra americani e inglesi si fa sempre più pressante il bisogno di un sofisticato programma di ricerca, sviluppo e sperimentazione in campo bellico.
Nasce così il Progetto Manhattan, volto alla realizzazione dei primi ordigni nucleari. Si tratta di un esperimento rischioso, da tener lontano dagli occhi dei nemici. Nessuno potrebbe mai immaginare come la prima minaccia umana a tale segretezza provenga dalle file di ricercatori di quello stesso progetto. Theodore Hall, il più giovane fisico arruolato nel programma, è il protagonista di questo documentario: un ragazzo poco noto ai libri di storia, che però ha segnato un’epoca. Con coraggio ha scelto il rischio pur di restare fedele ai propri principi, nella certezza che l’esclusivo monopolio dell’arma nucleare avrebbe condotto all’insanabile scomparsa della razza umana. L’unica via percorribile era quella più temuta: informare i russi della bomba atomica. Azione eroica o cospirativa?
Originario di Hampton, in Virginia, classe 1955, Steve James è insieme sceneggiatore, regista, montatore e produttore cinematografico. Nella sua filmografia, costellata da grande varietà di generi come cortometraggi, documentari, episodi di serie TV, balzano agli occhi soprattutto due titoli: Hoop Dreams (1994) e Abacus: Small Enough to Jail (2016). Entrambi lo vedono candidato agli Oscar, il primo per il miglior montaggio, il secondo per il miglior documentario.
