(2022, Colombia, 75')
Una storia a cavallo tra la sfera pubblica, comunitaria, e quella più radicata nell’intimo del narratore, la sfera privata: due dimensioni che si intersecano in modo inestricabile e che cercano riparo dalla corruzione di una realtà degradata, violenta, narcotica e soporifera. La strada è attraversata da un carro funebre: la morte incombe sulla città di Medellìn mentre i giovani del quartiere soccombono sotto gli effetti della droga, ormai annichiliti in un corpo fatiscente e nella mancanza di prospettive future. Con uno slancio autobiografico, il giovane regista racconta di sé, del suo passato in quel degrado e del proposito di dare spazio alle small voices. È il grido accorato e deciso di una gioventù bruciata, a cui solo l’arte e il cinema sembrano poter dare ascolto e conforto.