(2023, Italia, Cuba, 119')
In un paesino dell’entroterra cubano si intrecciano i destini di cinque diversi personaggi, di età e occupazioni differenti ma tutti accomunati da un ideale di ‘separazione’ che ne governa i destini, già scritti o ancora da plasmare. I giovani Edith e Alex, l’anziana Milagros e i giovanissimi Frank e Alain affrontano la quotidianità tra sogni, speranze e ricordi per rendere visibili allo spettatore i loro intimi microcosmi, diversi ma uniti dalla convivenza in un universo in cui il tempo sembra essersi fermato. Una curiosità: in un cinema abbandonato i due protagonisti fingono di guardare il corto Ociel del Toa del documentarista cubano Landriàn, a cui il Festival dedica un titolo (Landriàn di Ernesto Daranas Serrano) nella sezione Classici Documentari.
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