Un’architettura di possibilità, il cui centro è caratterizzato da due prioritari valori: da una parte la volontà di fare della materia del costruire una rappresentazione dell’esistenza e della memoria ancestrale, dall’altra la missione per una forte valorizzazione della dignità dell’uomo, quindi per un miglioramento delle sue condizioni di vita quotidiana. Progetti in grado di “fare società” con la materia centrale dell’architettura: lo spazio e la sua prossemica. Adottando una declinazione in grado di superare la mera accezione di specifica provenienza geografica, sia essa occidentale, africana, o di altre identità territoriali, per proporre piuttosto un “altrove” che è già presente.