Lavorando con la tecnica dell’assemblaggio, impiegando sia materiali organici che artificiali a contrasto, l’artista rivisita oggetti recuperati dall’industria militare e scientifica per realizzare installazioni sperimentali più ampie, in cui inserisce elementi effimeri come fiamme libere, componenti olfattive, variazioni della temperatura, oltre ad oggetti naturali inalterati come conchiglie di vongole giganti. Attraverso il suo lavoro Cameron-Weir indaga le questioni della sopravvivenza umana individuale e collettiva, disvelando il potenziale di rinnovamento e trasformazione degli stati dell’essere e delle forme di conoscenza.