La pratica di June Crespo è un’analisi sensuale dei modelli di rappresentazione contemporanea e un commento delle dinamiche reali e simboliche che avvolgono il corpo femminile, come rivelano le riviste che usa incorporare nei suoi set scultorei. L’interesse di Crespo per le condizioni concrete e fisiche dell’oggetto/corpo, così come dei contesti immateriali in cui circola e si sposta, mette in discussione la configurazione composita della vita contemporanea: «i miei lavori sono nuove entità, elementi che si autosostengono e che si relazionano al pubblico in modi diversi o in base al modo in cui uno vuole relazionarsi con essi».