Tra gli esponenti più rappresentativi del movimento Ottico-Cinetico internazionale, segue i corsi di pittura dell’artista Giuseppe Santomaso all’Accademia di Belle Arti di Venezia e si dedica all’industrial graphic design e all’architettura per interni. Insieme ad altri esponenti dell’Optical Art segue un’idea di arte depersonalizzata, che contesta il concetto di astrazione espressiva. Utilizza materiali industriali moderni per creare strutture che nell’osservazione dello spettatore divengono spazi dinamici e fluttuanti.