Figlia di un tipografo e di un’operaia cattolica, Léona Camille Guilaine Delcourt viene educata dal padre che la inizia agli studi e alle arti. Giovane e ribelle, ma molto fragile, si trasferisce a Parigi poco più che ventenne, dopo aver avuto una figlia senza sposarsi. Incontra André Breton per strada, casualmente, il 4 ottobre 1926. Da quell’incontro fatale nasce Nadja, la donna reale che ha amato lo scrittore francese e il personaggio-tentazione del suo capolavoro, tangibile quanto inafferrabile. Nadja è l’autorappresentazione femminile di Breton, l’incarnazione del Surrealismo. Nadja è tutto questo e molto altro: è l’inizio della parola “speranza” in russo, un sogno di amore e di libertà.