Clottey è un artista ghanese che lavora utilizzando oggetti e materiali di uso quotidiano scartati e abbandonati nella città (Accra), come ad esempio i “galloni kufuor”, taniche gialle con cui la popolazione locale conserva l’acqua, così chiamati dal nome del presidente Kufuor attivo nei primi anni 2000. Le taniche, tagliate, ricucite, fuse, forate, riutilizzate, unite ad altri elementi (molto spesso grazie a un proficuo lavoro di comunità), ricoprono un ruolo essenziale nella costruzione dei suoi lavori, esposti oggi a New York, Los Angeles, Accra, Berlino, Dakar. Così essenziale da arrivare a definire la sua cifra artistica come “Afrogallonismo”. Alla 18. Biennale Architettura è presente con un’installazione esterna, presso le Gaggiandre dell’Arsenale.