«E se l’argento fosse il colore della danza?» si chiede Cristina Caprioli.
Molteplicità di paesaggi in movimento, la performance/installazione Silver si appropria dell’ambiente e costruisce una danza «di corpi senza corpi». Centinaia di cappotti argentati invadono lo spazio – sul pavimento, lungo le pareti, appesi al muro, alcuni per essere “abitati” da corpi in movimento. Silver ci mostra come «la coreografia possa nascondersi anche dove non ce l’aspettiamo. Al contempo ordinaria e astratta, ovvia e intrinsecamente ripiegata su sé stessa, Silver è un invito a tornare a una ri-flessione visiva» (C. Caprioli).