Quadri di un’esposizione è annoverata come l’opera maggiormente significativa del repertorio pianistico di Modest Musorgskij. Nata dalla visita del compositore alla mostra di quadri del defunto amico Viktor Hartmann, la suite si compone di quindici brani, tra cui dieci quadri – selezionati tra i più di trecento esposti – e cinque Promenade, che vi fungono da collegamento.
La seconda parte del concerto celebra la ricca tradizione musicale del Brasile, offrendo un viaggio attraverso i suoi vari stili e influenze. Pietra miliare della musica brasiliana è Heitor Villa-Lobos: il suo lavoro ha portato allo sviluppo di diversi generi musicali in tutto il territorio del Brasile, il fenomeno mondiale della Bossa Nova e la Tropicália. Grazie a lui, attualmente il Brasile è il paese con la più grande diversità musicale nel mondo, uno fra gli ultimi inclini più alla musica nazionale che internazionale. Emblema della sua produzione sono le 9 suites Bachianas Brasileiras (1930-1945): scritte per diverse formazioni strumentali, perseguono la volontà di unire la musica barocca ad elementi brasiliani; ciò è evidente sin dai titoli, per i quali vengono scelti sempre un nome tradizionale barocco e uno popolare brasiliano.
Il programma prosegue con alcuni dei brani più iconici della Bossa Nova, un genere nato dalla fusione di samba e jazz negli anni ’50. Luiz Bonfá (1922-2001), autore di Manhã de Carnaval, è stato uno dei compositori e chitarristi più influenti del Brasile; il brano qui presentato incarna la bellezza e la malinconia del carnevale brasiliano, trasportando l’ascoltatore mediante la melodia evocativa e il ritmo dolce attraverso le strade vivaci durante il carnevale. Antonio Carlos Jobim affronta tramite la musica temi sociali e politici: O Morro Não Tem Vez, in particolare, celebra la resilienza degli abitanti delle favelas, trasmettendo con la sua melodia e il ritmo sincopato un messaggio di speranza e determinazione. João Gilberto (1931-2019) ha rivoluzionato la musica brasiliana con il suo stile canoro e chitarristico; Desafinado è uno dei brani più rappresentativi di questo movimento: esso gioca con l’idea di una melodia leggermente stonata, sottolineando la bellezza dell’imperfezione e del sentimento genuino nella musica. Il concerto si conclude con Dança da Solidão di Paulinho da Viola, un cantautore di Samba che, attraverso la musica, esplora temi profondi e personali. Questa canzone, con la sua melodia dolce e le parole poetiche, offre un’intima introspezione nella condizione umana, esprimendo emozioni universali attraverso il linguaggio musicale della Samba