COME ONDE DEL MARE. INCONTRI SENZA CONFINI

21 Settembre 2024

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23 Novembre 2024

Nella sede di EMERGENCY alla Giudecca apre le porte a una mostra fotografica che racconta l’incontro tra vite sospese sull’acqua, senza confini né barriere. Come Onde del Mare. Incontri senza Confini è un’esposizione che conduce il visitatore al cuore di uno dei drammi più silenziosi e strazianti del nostro tempo: il soccorso in mare di migliaia di persone che attraversano il Mediterraneo centrale, una delle rotte migratorie più pericolose al mondo.
Attraverso immagini, suoni e testimonianze, la mostra narra il primo anno di attività della nave Life Support di EMERGENCY, impegnata nelle operazioni di ricerca e soccorso. Ogni scatto, ogni racconto è una finestra aperta su volti segnati dal viaggio, sul coraggio di chi sfida le onde in cerca di una vita migliore, e sullo straordinario lavoro degli uomini e delle donne che, come le onde, non si fermano mai.
L’esposizione è un percorso immersivo che utilizza la potenza visiva delle fotografie di Giulio Piscitelli, Gabriele Micalizzi, Dario Bosio, Davide Preti, Francesco De Scisciolo e Giorgio Dirindin, tutti testimoni oculari a bordo della Life Support. Le immagini catturano momenti di disperazione, speranza e solidarietà, trasformando ogni sala in uno spazio di riflessione profonda. Il visitatore avrà l’opportunità di vivere un salvataggio in mare grazie a visori a 360°, salendo virtualmente a bordo della nave Life Support di EMERGENCY e vivendo in ‘prima persona’ l’atmosfera di una missione di soccorso.

La mostra non è solo un omaggio al lavoro di EMERGENCY, ma un invito a riflettere sulla realtà delle migrazioni e sul dramma delle migliaia di persone che ogni anno perdono la vita nel tentativo di attraversare il Mediterrane. Ogni immagine e suono sottolineano l’urgenza di azioni concrete, come la richiesta di EMERGENCY per una missione europea di ricerca e soccorso che metta al centro la vita umana e il diritto alla dignità. Un viaggio visivo e sensoriale che non lascia spazio all’indifferenza, ma che invita all’empatia e all’impegno, trasformando l’osservazione in una testimonianza di umanità condivisa.

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