Drusilla Foer torna protagonista con Venere Nemica, un’originale reinterpretazione del mito classico di Venere, scritto da lei stessa insieme a Giancarlo Marinelli. In questa pièce, Drusilla veste i panni della Dea della bellezza e dell’amore, che, lontana dall’Olimpo e dai suoi capricciosi parenti, vive tra gli uomini nella Parigi contemporanea. Qui, Venere invidia la mortalità umana, quella condizione che spinge gli uomini a vivere intensamente ogni emozione e a confrontarsi con l’imperfezione.
La Dea, ironica e affascinante, gode della sua nuova esistenza tra lusso e frivolezze, ma il passato mitologico torna a galla quando, quasi per gioco, riemerge la storia di Amore e Psiche. Drusilla Foer interpreta una Venere vendicativa e ferita, una madre che riversa tutto il suo rancore su Psiche, la giovane amata dal figlio Amore. Eppure, attraverso la vendetta, Venere riscopre anche l’amore più puro per quel figlio che torna da lei ferito, alla ricerca di cure per il corpo e l’anima.
Ispirato alla favola di Apuleio, Venere Nemica rilegge il mito in chiave moderna, oscillando tra commedia e tragedia. Il testo affronta temi sempre attuali come la rivalità tra suocera e nuora, il timore del decadimento fisico, la possessività materna, e il conflitto tra uomini e Dei.
Con la regia di Dimitri Milopulos e la partecipazione di Elena Talenti, lo spettacolo mescola sapientemente parole e musica, arricchito da un repertorio musicale intenso e sorprendente. Drusilla Foer si conferma presenza scenica magnetica, capace di portare in scena una Venere unica: ironica, spietata e irresistibile.