Noweapon.world è pronta ad annunciare la sua prima mostra di manifesti d’artista in Italia, a Venezia. Un progetto ambizioso che prende le mosse da una certezza: l’arte ha il potere di ispirare il cambiamento. Con questa mostra, che colorerà di manifesti d’artista le calli e i campi in tutti i sestieri di Venezia, Noweapon.world si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sul grave problema mondiale del commercio di armi. Per questo, dopo la tappa veneziana, la mostra approderà in altre città (prossime tappe: Genova e Amsterdam) con l’obiettivo di diffondere il messaggio di pace e disarmo in tutto il mondo.
Artisti da diverse parti del mondo, che condividono l’impegno di Noweapon.world, hanno aderito all’operazione, un progetto aperto e dinamico, che nel suo percorso si arricchirà di nuove opere, prodotte da altri artisti internazionali. Noweapon.world attraverso l’arte, l’educazione e la sensibilizzazione, punta a gettare il seme di una coscienza collettiva che ripudi la guerra e promuova la pace e la cooperazione tra i popoli.
Gli artisti:
Artoldo, Federica Barcellona, Nayanjoti Barman, Stefano Bonacci, Attilio Brancaccio, Cristiano Cesolari, Michele Chiossi, Andrea Colombu, Luca Costantini, Valeria Dardano, Suzanne de Graaf, Mateusz Domeradzki, Kitty Doomernik, Andrea Famà, Lidia Fiabane, Franko B, Fernando Garbellotto, Riccardo Garolla, Lory Ginedumont, Serge Gualini, Maria Hanl, Carla Iacono, Paul Dunki Jacobs, Pierpaolo Koss, Gloria Veronica Lavagnini, Giusi Lorelli, Josè Antonio Hinojos Morales, Filippo Moroni, Mauro Pipani, Annalisa Pisono Cimelli, Noémia Prada, Roberta Orio, Sona Sahakian, Tenedle, Alessandra Vinotto, Henk Wijnen, Stefania Zambon.
Alla presentazione del progetto e della tappa veneziana seguirà la performance ALICE’S WAR di Marilena Vita.
ALICE’S WAR è un progetto inedito site specific dell’artista Marilena Vita, ideato ad hoc per la presentazione del progetto Noweapon.word.
ALICE rappresenta tutte le donne che durante i conflitti sono state sistematicamente sottoposte a violenze e abusi sessuali. Lo stupro di massa è stato utilizzato come arma di guerra e strumento di terrore verso la popolazione. Alice deve “trasformarsi” diventando piccola o grande all’occasione, deve mettere a dura prova le sue capacità di comprensione e di adattamento in un mondo che risulta “capovolto”. Ha capito solo adesso di essere in mano ai “grandi della guerra” senza scrupoli, che hanno per lei prestabilito una vita di terrore.