Il 12 novembre, nel giorno dell’uscita in libreria, Maria Luisa Frisa presenta alla MarcoPolo il suo nuovo libro “I racconti della moda”, pubblicato da Einaudi.
«Gli abiti sono l’architettura piú prossima al corpo. Sono l’intercapedine che sta tra noi e il mondo.
Per me gli abiti sono stati – e sono ancora – la possibilità di trascendere un corpo […]. Volevo essere eccentrica».
La moda è un linguaggio universale, che ci parla di noi e del tempo in cui viviamo. Ogni giorno, ogni volta che usciamo di casa, stiamo decidendo come mostrarci al mondo: dobbiamo sapere che tutto ciò che indossiamo è una forma d’arte progettata per noi da chissà chi. Maria Luisa Frisa quest’arte la conosce benissimo, la teorizza e la narra da anni.
Joyce Carol Oates, Pier Vittorio Tondelli, Bret Easton Ellis e ancora Stefano Pistolini, Flavia Piccinni, Leigh Bowery, Jhumpa Lahiri, Irene Brin, Gianna Manzini, Lucio Ridenti, bell hooks, Michela Murgia.
In questa raccolta Frisa si serve di alcuni grandi racconti per dar forma al suo moda-pensiero, usando la letteratura come strumento per parlare di corpi, degli abiti con cui si mostrano, e delle società che attraversano, immaginando la moda come un affaccio panoramico sul mondo.