La nostra recensione del film con Elio Germano e Federica Rosellini, tra vulnerabilità e potenza dei segreti.
Con Confidenza, sceneggiato assieme a Francesco Piccolo, Daniele Luchetti realizza a mio avviso il suo film più potente dopo Lacci. Il film è tratto dal romanzo di Domenico Starnone (finalista al premio Viareggio-Rèpaci 2020, sezione Narrativa). «Non tolleravo niente che mi mettesse di fronte al fatto di non essere perfetto». Un romanzo psicologico che smuove le viscere per la tensione e il martellare continuo di emozioni contrastanti.
Confidenza si presenta con un cast d’eccezione: Elio Germano, Federica Rosellini, Vittoria Puccini, Isabella Ferrari, Pilar Fogliati. Il film è capace di analizzare le capacità dell’animo, di far riflettere sulla mente umana. Narra la storia di Pietro Vella (Elio Germano), un professore di liceo della periferia di Roma, che vive una relazione amorosa intensa e passionale con Teresa Quadraro, sua brillante ex alunna (Federica Rosellini). Le tematiche sono quelle che da sempre fanno girare il mondo, quali l’amore, il desiderio, il tradimento, la paura e soprattutto il potere che le informazioni personali hanno sulla vita degli altri. Le vicende del film vanno a creare un senso di inquietudine morale, forzando il pubblico ad indagare fino a che punto siamo disposti a nasconderci, ad occultarci, snaturarci o contrariamente a condividere parte di noi stessi per mantenere o rendere un legame più intimo, più profondo, più vero. Il film esalta i temi della vulnerabilità e la potenza dei segreti. I protagonisti, infatti, si confidano un segreto oscuro, così da legarsi per sempre, scambiandosi una promessa di lealtà reciproca, che invece sarà la loro condanna, intrecceranno le loro vite per sempre ma in maniera terribile, educando il cuore alla socialità dei sentimenti; pur di non far trapelare quella loro “confidenza” faticheranno ogni giorno della loro vita, vivendo quell’opera di adeguamento che li rende piccoli e borghesi. Tenere il loro segreto nascosto si rivelerà essere il fulcro della loro stessa storia. Nei momenti in cui Pietro pensava di essere al sicuro, abbassando la guardia, lì proprio lì, proprio in quel fendente, il segreto condiviso con Teresa gli strazierà l’anima, offuscandone anche i pensieri.
Personalmente ho amato il significato di questo film. Ho amato il modo in cui riesce a tenerti col fiato sospeso, il modo in cui ti lascia riflettere su come le cose che diciamo, le confidenze fatte, possano perseguitarci per sempre.