Protagonista sui palchi di tutto il mondo da almeno sei decenni, Charles Dutoit è uno dei direttori d’orchestra più ricercati, essendosi esibito con tutte le principali orchestre dei cinque continenti. Ha ricevuto due tra i più prestigiosi riconoscimenti internazionali: nel 2017 la medaglia d’oro della Royal Philharmonic Society e nel 2022 il Premio una Vita nella musica dal Teatro La Fenice di Venezia. Vero globetrotter per la sua passione per storia, archeologia, scienza politica, arte e architettura ha viaggiato in tutte le 196 nazioni del mondo. Dal 13 al 15 dicembre, vederlo alla Fenice come ospite degli appuntamenti della Stagione Sinfonica rappresenta quindi l’ennesima occasione di scegliere Venezia per un dicembre musicale di assoluto livello. Nei tre appuntamenti in programma, l’osannato maestro francese dirige un programma di sicura presa, che si apre con la Petite Suite di Claude Debussy, proposta nell’orchestrazione di Henri Büsser; prosegue con la Sinfonia n. 104 in re maggiore Hob.I:104 London di Franz Joseph Haydn e si conclude con la Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 Dal nuovo mondo di Dvorˇák. La Petite Suite di Claude Debussy è un pezzo per pianoforte a quattro mani che il francese compose nel 1888: era appena tornato dall’Italia, dove a Villa Medici a Roma aveva ottenuto il suo Prix de Rome. Suonò la “piccola suite” per la prima volta al Conservatorio di Parigi nel 1889, accompagnato da Paul Dukas, ottenendo un grande successo. Presentata il 16 dicembre del 1893 diretta da Anton Seidl alla Carnegie Hall di New York, la Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 Dal nuovo mondo di Antonín Dvorˇák ottenne subito un enorme successo. Il compositore si trovava negli Stati Uniti già dal settembre del 1892 perché aveva accettato l’incarico di direttore del National Conservatory di New York, offertogli nel 1890 durante il suo precedente soggiorno americano. Nel nuovo mondo Dvorˇák si dedicò allo studio dei canti della comunità nera degli Stati Uniti e si occupò delle tradizioni dei nativi americani.