L’identità sociale

L'Emeroteca di Mestre rinasce e apre ai giovani artisti e alla città
di Mariachiara Marzari

All’angolo tra Via Poerio e Piazza Ferretto rinasce l’Emeroteca, altra tappa della ridefinizione del centro cittadino.

«Il frammento di coda che scende dall’Ala Napoleonica del Museo Correr ricorda il leone di San Marco, solo che qui la sua presenza non è più silenziosa e simbolica, ma assume l’impatto di una figura animale che diventa parte macroscopica della storia architettonica della piazza. La coda è una porzione di un corpo enorme che sembra aver appena attraversato l’intera strada veneziana, al punto che si possono immaginare le sue zampe appoggiate in qualche piazzetta […]». Così descriveva Germano Celant Lion’s Tail di Claes Oldenburg con Coosje van Bruggen, uno dei più vitali innovatori della scultura contemporanea, maestro della Pop Art, opera realizzata in occasione della sua storica personale curata dallo stesso Germano Celant ospitata al Museo Correr nel 1999 (23 maggio-3 ottobre); opera poi diventata parte del patrimonio delle collezioni civiche veneziane. «Un oggetto banale, quotidiano, di scarso o inferiore valore – proseguiva Celant –, diventa così un’immagine onirica, riuscendo a toccare la dimensione conscia e inconscia di una città, e fungendo da pretesto per un insieme molto specifico, personale e diversificato di associazioni. Questi sono i principi fondamentali dell’arte di Oldenburg e van Bruggen».

Ora questa importante opera diventa segno distintivo, azione sociale e culturale che restituisce non solo l’identità allo spazio connotandone la facciata, ma anche l’identità alla comunità stessa, interagendo tra esterno ed interno e creando un legame strettissimo con la città. Al centro di Mestre, proprio all’angolo tra Via Poerio e Piazza Ferretto, rinasce l’Emeroteca che ora diventa Emeroteca dell’Arte, tappa fondamentale di un consolidamento e ridefinizione del centro cittadino, grazie alla restituzione e riattivazione di spazi urbani alla collettività.
Si apre, dunque, nell’edificio di originaria fondazione primo novecentesca, sede dell’allora Banca San Liberale e successivamente in uso al Consiglio di Quartiere, un centro innovativo che porta la produzione artistica nel cuore della città con 13 atelier d’artista, offrendo ai giovani artisti un’opportunità unica per lavorare, creare e crescere in un contesto stimolante e professionale; un laboratorio dove la creatività può esprimersi liberamente, esempio di dialogo proficuo e collaborazione tra realtà culturali e istituzioni, tra Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, che continua la sua azione di valorizzazione del patrimonio e della creazione di nuovi contenuti culturali, e Fondazione Bevilacqua La Masa, che da oltre un secolo sostiene l’arte giovane. I piani Primo e Secondo sono destinati così ad ospitare i Laboratori (atelier) per giovani artisti selezionati dal bando congiunto Fondazione Musei Civici e Fondazione Bevilacqua La Masa, insieme ai premiati per Artefici del nostro tempo e Premio Mestre di Pittura.

«Un luogo – ha dichiarato Mariacristina Gribaudi, Presidente Fondazione MUVE – restituito alla cittadinanza con una grande ambizione: essere un punto di riferimento per la produzione artistica e l’esplorazione culturale, unendo il fascino delle arti visive con il piacere della lettura e del confronto letterario. Abbiamo immaginato questi spazi non solo come un contenitore, ma come un vero e proprio catalizzatore di idee e di talenti. Qui, la tradizione incontra l’innovazione, e il dialogo culturale si arricchisce grazie a una programmazione che intende coinvolgere artisti emergenti, studiosi, e tutti coloro che vedono nella cultura una forma di crescita personale e collettiva». Accanto agli atelier, il Caffè Letterario, al piano terra e al mezzanino, uno spazio aggregativo pensato per essere luogo di incontro per lettori, artisti, studenti e famiglie, rivolto alle persone che vivono il centro città per lavoro e per svago. Uno spazio a “due velocità”, capace di accogliere e dialogare tanto la vita quotidiana quanto il tempo libero, in un salotto lento e accogliente, dedicato alla convivialità in una declinazione contemporanea degli storici caffè letterari di ispirazione europea, crocevia di arte e cultura. Arricchito da pubblicazioni, cataloghi, riviste a disposizione dei lettori, luogo scelto per ospitare appuntamenti realizzati in collaborazione con istituzioni internazionali, realtà culturali e associazioni che già operano con successo sul territorio.

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