L’Italia è stata tra i primi Paesi europei a realizzare memoriali per ricordare la Shoah, le deportazioni e le stragi nazifasciste.
I protagonisti della lotta di liberazione avevano infatti compreso, già a ridosso dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, l’urgenza di testimoniare, attraverso l’architettura, questi avvenimenti affinché in futuro non venissero dimenticati. Tra gli architetti impegnati nella ricostruzione dell’identità culturale italiana, si sono distinti i membri dello studio BBPR – Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers – incaricati dall’Associazione Nazionale degli ex Deportati nei campi nazisti di realizzare una serie di Memoriali per ricordare quei fatti indelebili.
La conferenza si offre di rileggere la forza interpretativa ed etica delle architetture memorialistiche dei BBPR che, in continuità con la tradizione del Moderno, hanno fondato le basi metodologiche per i memoriali della Shoah e delle deportazioni realizzati nel nostro Paese fino ad oggi.
Saluti istituzionali di Benno Albrecht, Rettore Iuav.
Relatore Guido Morpurgo, docente Iuav.
A cura del Rettorato Università Iuav di Venezia.
L’evento è patrocinato da ANED Associazione Nazionale ex Deportati nei campi nazisti e dell’Accademia Nazionale di San Luca.