Un inferno surreale e caotico fa da sfondo a Buffoni all’inferno, commedia originale scritta e diretta da Marco Zoppello, mescola risate e riflessioni attraverso il potente gioco del teatro comico. In un giorno eterno di torture, l’inferno si popola di anime appena arrivate, vittime di una peste devastante. Le anime, abbandonate nel regno di Minosse, protestano, insorgono, ma a niente servono le loro lamentele: le operazioni di giudizio vanno a rilento. Il diavolo Belzebù, nel tentativo di trovare una soluzione, concede uno sconto di pena a tre buffoni – Zuan Polo, Domenico Tagliacalze e Pietro Gonnella – permettendo loro di tornare a fare ciò che sapevano fare meglio in vita: intrattenere. L’arte del buffone, intrattenitore per antonomasia, è al centro di questa pièce che gioca con la tradizione teatrale, riportando in scena l’irriverenza, il divertimento e la critica sociale.
Lo spettacolo portato in scena da Stivalaccio Teatro rilegge la figura del buffone non solo come strumento di svago, ma come una voce che sfida le convenzioni e mette in luce la necessità di una risata catartica, capace di sollevare anche le pene più dure. In un Carnevale che evoca libertà, Buffoni all’inferno celebra il potere dell’umorismo e della comicità come armi per affrontare l’assurdità del mondo e della condizione umana.