Vasche, gusci, affreschi e pali lignei: nei fondali di Lio Piccolo, a Cavallino-Treporti, riaffiora un tassello inedito della presenza romana nella laguna veneta. La mostra al Museo di Storia Naturale di Venezia presenta i risultati preliminari del progetto di ricerca condotto dall’Università Ca’ Foscari Venezia, che ha portato alla luce un raro ostriarium del I secolo d.C., struttura destinata al mantenimento in vita delle ostriche prima del consumo.
Una scoperta eccezionale, unica nel contesto italiano, che trova un solo confronto nella laguna francese di Narbonne e che contribuisce a riscrivere la geografia e l’economia della laguna in epoca imperiale. Intorno alla vasca, costruita in mattoni e legno, sono emersi anche i resti di un edificio decorato con affreschi, mosaici e marmi: forse una villa marittima come quelle descritte da Marziale lungo i lidi di Altino.
Reperti, immagini, video, un modello tridimensionale del sito archeologico e la documentazione delle operazioni di scavo raccontano una storia sommersa fatta di biodiversità, tecniche di allevamento ittico e lusso romano. Un’occasione per riflettere, attraverso l’archeologia, sulla lunga e complessa relazione tra l’uomo e l’ambiente lagunare.