Ospite della rassegna Asteroide Amor del Teatro Ca’ Foscari, la compagnia nomade e indipendente Motus, fondata nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, presenta al Teatro Goldoni lo spettacolo Tutto Brucia, che pone la questione fortemente politica e drammaticamente attuale di quali siano i corpi degni di lutto.
«Tutto brucia», dice Cassandra nella versione de Le Troiane di Jean-Paul Sartre, nella sua premonizione dell’incendio di Troia. Una delle figure femminili più scomode della letteratura tragica, Cassandra, ispira il percorso di ricerca di Motus, iniziato prima della pandemia. La mitologia si intreccia con il presente: il destino della profetessa condannata a non essere mai creduta si rispecchia nella predizione della scienza. Così come la pandemia e il disastro climatico segnano la fine di un’epoca, Le Troiane iniziano con una fine: Ilio è già stata distrutta e le donne attendono il loro destino come bottino di guerra. Al centro della tragedia c’è il dolore della perdita, che apre interrogativi fortemente politici. Quali sono i corpi da piangere e quali no? Che forme prende il lutto? Le sepolture d’ufficio avvenute durante la pandemia acuiscono l’attualità di queste domande. Tutto Brucia è una performance di straordinaria potenza, colma di un furore dirompente.