(2022, UK, 102')
L’adattamento del classico Vivere (Ikiru) di Akira Kurosawa del 1952,a sua volta ispirato dal romanzo “La morte di Ivan Ilyich” (1886)di Tolstoj, è ambientato a Londra negli anni Cinquanta e segue un funzionario pubblico, interpretato da Bill Nighy, a cui viene fatta una domanda preoccupante: «Cosa faresti se avessi sei mesi di vita?». Il film è scritto dal premio Nobel Kazuo Ishiguro, giurato alla Mostra, che ha adattato alla società londinese di metà Novecento un film culturalmente specifico quanto Ikiru. Unico film della Selezione a non essere prima mondiale, passato al Virtual Sundance 2022, punta il riflettore sull’influenza positiva di Margaret, giovane dipendente del burocrate che trova lo straordinario nell’ordinario, nella nuova precarietà del protagonista.
Nato in Sud Africa nel 1983, dopo la laurea in cinema, media e studi visivi, ha lavorato come fotografo per un’agenzia di stampa e realizza il suo primo film, Shirley Adams (2009) presentato in concorso a Locarno e poi a Toronto, completando gli studi alla London Film School.
In seguito dirige Beauty, vincitore del Queer Palm Award al Festival di Cannes 2011 nella sezione Un Certain Regard, The Endless River, il primo film sudafricano in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2015, e Moffie (2019), presentato nella sezione Orizzonti.