Bellezza e sangue

Laura Poitras racconta Nan Goldin, tra fotografia ed eccessi
di F.D.S.
  • sabato, 3 settembre 2022

The Ballad of Sexual Dependency del 1978 è l’opera per la quale Nan Goldin è nota nel mondo. Si tratta di una performance a dire il vero, uno slide-show di 687 diapositive accompagnate da una soundtrack di una trentina di canzoni, sorta di diario fotografico della vita della fotografa tra Boston, New York, Berlino. Autoritratti, foto di amanti, amici, personaggi della comunità LGBTQ, ripresi nella loro dimensione di ‘quotidianità sempre sulla scena’, si alternano a formare un opus colossale sulla condizione umana dei membri di una tribù. Perché Nan Goldin, fin dall’inizio della sua carriera, ha voluto utilizzare la camera fotografica come una “extension of my hand”, come uno strumento di registrazione delle vicende della vita di una comunità alla quale lei appartiene: una comunità dove sono di norma gli eccessi, le violenze, le montagne russe tra gioia e disperazione, le illusioni, le disillusioni e di cui lei registra ogni particolare, ogni dettaglio, ogni minima sismografia. E lo fa lasciando che sia l’immagine, nella sua tremenda nudità, a parlare, senza preoccuparsi troppo della dimensione tecnica. Quando viene intervistata e con la sua voce sussurrante dice frasi meravigliose che sembrano essere la spremitura esistenziale di una vita sempre al limite e di una saggezza capace di ricominciare ogni volta, ci sembra che Nan Goldin ci parli di una ‘estetica della vita’ dove si fondono coraggio, passione, sensibilità artistica. E non è un caso che questa donna abbia avuto la lucidità e la forza di fondare una organizzazione col compito di focalizzare l’attenzione pubblica sulle conseguenze negative derivanti dall’assunzione di oppioidi, da lei stessa patite, e di combattere la produzione di uno specifico anti-dolorifico, l’OxyContin, prodotto dalla Purdue Pharma.

ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED

LEONE D’ORO VENEZIA 79

Protagonista di questo documentario è la fotografa Nancy “Nan” Goldin, famosa nel mondo per le sue immagini esplicite e per il legame indissolubile tra vita e lavoro. I suoi reportage intimisti influenzeranno il lavoro di moltissimi alt...

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