(2023, Italia, 118')
Presentato all’ultimo Festival di Berlino, il documentario racconta il genio di Massimo Troisi attraverso contenuti inediti e una raccolta di testimonianze di colleghi e amici dell’attore. Il mito di Massimo Troisi, una figura sempre rimasta viva nell’immaginario del cinema italiano, si rianima nello scorrere delle immagini su quel grande schermo che gli ha dato la gloria, grazie al lavoro di Martone, suo amico e ammiratore, e di Anna Pavignano, scrittrice e sceneggiatrice per dieci anni compagna del regista di San Giorgio a Cremano. Le conversazioni che nascono nel film non sono con persone che Troisi frequentava, ma con artisti che lo hanno ammirato e che inevitabilmente sono stati influenzati dal suo fare cinema. Tra questi Francesco Piccolo e Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone, oltre a diversi critici che si sono dedicati allo studio della sua figura, come Goffredo Fofi.
Dal 23 febbraio al cinema.