Lo spazio presente

Set Up torna a Punta della Dogana, parentesi musicale e performativa di spazi in riallestimento
di Redazione VeNews

Un’esperienza altamente immersiva in cui le barriere tra artista e osservatore tendono ad assottigliarsi e farsi quasi impalpabili, nella scoperta delle sonorità contemporanee e delle più attuali ricerche sul movimento coreografico.

Realizzato tra il 1748 e il 1772 dall’architetto Giorgio Massari, Palazzo Grassi è l’ultimo palazzo costruito sul Canal Grande prima della caduta della Repubblica di Venezia. Nel 2005 il punto di svolta: diventa proprietà del collezionista François Pinault. Rinnovato dall’architetto giapponese Tadao Ando, riapre nell’aprile 2006 con la mostra Where Are We Going?, che per la prima volta presenta una selezione di opere della ricca collezione d’arte contemporanea e moderna del collezionista francese, tramite mostre temporanee.Venerdì 3 e sabato 4 febbraio Palazzo Grassi – Punta della Dogana entra nel 2023 presentando la quarta edizione di Set Up, il format site-specific ideato dal polo culturale veneziano in collaborazione con il curatore indipendente Enrico Bettinello e che quest’anno vede il debutto della partnership con il festival Terraforma, rassegna di musica sperimentale che in questo 2023 vivrà la propria edizione dal 9 all’11 giugno negli spazi di Villa Arconati, a Bollate, in provincia di Milano.Set Up torna a Punta della Dogana investendone gli spazi per accogliere due serate di musica, danza e performance, offrendo un’esperienza unica all’interno della ex Dogana da Mar nel lasso di tempo che va dal disallestimento della mostra Bruce Nauman: Contrapposto Studies e l’apertura della nuova collettiva Icônes, a cura di Emma Lavigne e Bruno Racine, il 2 aprile prossimo. Questa nuova edizione vede la partecipazione di artisti internazionali, di generazioni, ispirazioni e influenze culturali differenti che si alternano tra le navate e all’interno del Cubo di Punta della Dogana, offrendo al pubblico prospettive inedite sugli spazi di questo straordinario complesso architettonico.Un’esperienza altamente immersiva in cui le barriere tra artista e osservatore tendono ad assottigliarsi e farsi quasi impalpabili, nella scoperta delle sonorità contemporanee e delle più attuali ricerche sul movimento coreografico. Gli artisti invitati a presentare le proprie opere performative al pubblico di Punta della Dogana per Set Up 2023 sono la danzatrice e autrice francese Leïla Ka (Francia), la dj e producer di origini norvegesi-messicane Carmen Villain (Nuovo Messico), la performer e attivista ecofemminista Marta Cuscunà (Italia), il duo elettronico di Gand Charlotte Adigéry & Bolis Pupul (Belgio), l’artista “delle città”, per dirla come Jimmie Durham, Riccardo Benassi (Italia), la dj fondatrice del collettivo di musicisti della diaspora africana NON Worldwide Nkisi (Regno Unito), il percussionista e compositore Andrea Belfi (Italia), la danzatrice hip-hop Mellina Boubetra (Francia), il producer dalle eleganti sonorità afro-barocche Tolouse Low Trax (Germania), il gruppo post-punk de l’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp (Svizzera) e l’esploratrice sonora Deena Abdelwahed (Tunisia/Francia).Set Up si conferma iniziativa preziosa per rinnovare lo sguardo rivolto a spazi architettonici destinati a cambiare di continuo, grazie alle diverse performance che vengono organizzate attivando, in una città particolare come Venezia, contesti ed eventi altrettanto particolari, innovando e incrementando la relazione con il pubblico più giovane. Atmosfere flessibili, tese al dialogo e non costrette nella rigidità formale, con una programmazione che si fa frutto di un processo collettivo non pre-impostato che si lascia trasportare da flussi di idee.
 Un’occasione di dialogo e di divertimento, un’esperienza portatrice di sguardi nuovi creati da un pubblico attivo e partecipante. Teatro, coreografie e attivismo veicolato attraverso il corpo, gli arpeggi oscuri e le sperimentazioni estreme, fino all’afro avant-pop e le suggestioni musicali più innovative, il rapporto tra corpo e voce, il movimento e la forza dei segni performativi: tutti elementi che gli spettatori sono invitati a esplorare in un programma che si sviluppa negli spazi di Punta della Dogana, per rinnovare la propria prospettiva percettiva ed emozionale con un corposo assaggio da poter apprezzare attraverso l’ascolto di una playlist Spotify diffusa dai canali web di Palazzo Grassi.

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