Il cinema della Mongolia non consiste (come uno potrebbe pensare) in immagini cartolinesche di una yurta in un paesaggio deserto. 12 anni fa al FEFF piacque molto il “tarantiniano” Operation Tatar. Ora la Mongolia ritorna con questa commedia metropolitana dove la giovane Saruul finisce, per i giochi del destino, ad occuparsi di un sexy shop a Ulam Bator. Al di là del divertimento sui vizi privati della società mongola, riflessi nell’attività del negozio, è la classica storia di crescita individuale.