Il Berggruen Institute Europa a Venezia

Una settimana di incontri prima dell'apertura nel 2024
di Mariachiara Marzari

Conversazioni, workshop, incontri internazionali: l’istituzione culturale losangelina presenta il nuovo corso della Casa dei Tre Oci, sua nuova sede a Venezia.

Soffia un forte vento su Venezia che sprigiona nuova energia e che in questi giorni ha portato in città rinomati pensatori europei, chiamati a confrontarsi sul pensiero contemporaneo. È così che il Berggruen Institute Europa ha presentato il nuovo corso della Casa dei Tre Oci, sua nuova sede a Venezia: non un party glamour o un evento esclusivo, ma una mini-maratona con protagonisti Hans Ulrich Obrist, Giorgio Agamben, Francesca Bria, Lea Ypi, Rana Dasgupta, Marina Garcés, Carlo Rovelli e Lorenzo Marsili, nuovo direttore italiano dell’Institute. Conversazioni, workshop, incontri internazionali si sono svolti dal 3 giugno, evocando lo spirito che ha sempre caratterizzato la Casa dei Tre Oci. La settimana di presentazione si è conclusa l’8 giugno alle ore 17 con un aperitivo e un tour architettonico aperti al pubblico con l’architetto veneziano Silvio Fassi per brindare al futuro del Berggruen Institute Europa a Venezia.

Presentazione Berggruen Venezia
Da sx: Lorenzo Marsili, Carlo Rovelli, Nicolas Berggruen, Hans Ulrich Obrist

«Per noi Venezia è come una porta tra Oriente e Occidente, ma anche un luogo per chi cerca risposte alle domande e alle sfide più urgenti del nostro tempo», ha dichiarato Nicolas Berggruen, Presidente del Berggruen Institute, centro indipendente e no profit fondato a Los Angeles nel 2010, mostrando così in modo netto il carattere della sua istituzione e come la stessa vuole porsi nel terreno “argilloso” della città: in dialogo aperto e costante. E nelle parole del direttore Lorenzo Marsili, «dalla democrazia alla tecnologia, Venezia diventerà un luogo di creazione di nuove idee e nuove visioni che emergono dall’Europa e si rivolgono al mondo».

La sede manterrà la funzione storica e l’identità dell’antico palazzo come parte del tessuto culturale di Venezia, attirando ospiti locali e internazionali, policymaker e pensatori politici, artisti e architetti, autori e studiosi, scienziati ed esperti di tecnologia, attraversando culture, discipline e confini politici per sviluppare e promuovere risposte a lungo termine alle più grandi sfide del Ventunesimo secolo. Dopo questa anteprima, la neogotica Casa dei Tre Oci sarà chiusa per restauro in vista della grande riapertura nel 2024.

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