Dal 10 gennaio al 14 gennaio, torna la danza al Teatro La Fenice con Les Saisons, spettacolo del Malandain Ballet prodotto da Château de Versailles Spectacles. È l’unico balletto in programma nel cartellone del Teatro d’opera veneziano per questa stagione.
Presentata lo scorso novembre a Parigi, si tratta di una creazione di Thierry Malandain che riunisce in un unico programma le Quattro Stagioni di Vivaldi e le Quattro Stagioni di Giovanni Antonio Guido, autore contemporaneo del compositore veneziano che visse però a Parigi. Un progetto innovativo e senz’altro coraggioso quello di mettere a confronto due opere, completamente diverse.
L’origine dell’idea è di Laurent Brunner, direttore di Château de Versailles Spectacles, e Stefano Plewniak, violinista e direttore d’orchestra dell’Opéra Royal di Versailles; le due personalità hanno concepito questo spettacolo per cambiare prospettiva nello sguardo verso questa forma di musica descrittiva legata alle stagioni. Le Quattro Stagioni di Vivaldi formano un ciclo di quattro concerti per violino intitolati semplicemente Primavera, Estate, Autunno e Inverno. Per ciascun titolo ci sono tre movimenti in cui il virtuosismo del solista è l’assoluto protagonista. Di novità, c’è il fatto che questi movimenti sono preceduti nello spettacolo da sonetti attribuiti a Vivaldi, che offrono una successione di scene agresti e celebrano la natura. Le Quattro Stagioni di Vivaldi sono tra le opere più eseguite e registrate, più utilizzate frequentemente negli spot pubblicitari, un inno universale alla natura che gode di immensa popolarità, forse anche troppa. Infatti, questa musica, talmente sfruttata, può generare anche una sorta di ‘rigetto’ da troppo ascolto.
Pochissimo si sa invece della vita e delle opere dell’altro autore: Giovanni Guido, nato a Napoli attorno al 1675 e attivo a Parigi nel 1702 come maestro di musica di Filippo d’Orléans. Il compositore fu molto vicino al finanziere Crozat, che nel 1716 commissionò a Jean Antoine Watteau quattro quadri sul tema allegorico delle stagioni. Guido li metterà in musica attorno al 1717 con il titolo Quattro Stagioni dell’anno.
Da Vivaldi a Guido, chi avrà ispirato l’altro? Le Quattro Stagioni di Giovanni Antonio Guido dovrebbero apportare un tocco di aria fresca, un nuovo motivo di speranza in questa panoramica appiattita. L’opera del compositore è scritta nella forma francese della Suite di danze.
Come Vivaldi, la partitura mette in musica quattro poesie anonime: i Caratteri delle stagioni. A dare lettura sul palcoscenico di questo confronto assai particolare è Thierry Malandain, oggi uno dei più importanti coreografi europei e internazionali, direttore del prestigioso Centre chorégraphique national di Biarritz, in Francia, dove nel 1998 è stato fondato il Malandain Ballet Biarritz. Il Malandain Ballet Biarritz ha un organico di 22 danzatori permanenti provenienti tutti da una forma- zione accademica classica, ma che il lavoro con Malandain rende moderni. Dopo il successo del loro spettacolo dedicato a Maria Antoinette, lo scorso anno, la compagnia torna alla Fenice per un’altra promessa di successo all’insegna della natura e della musica.
Sarà pronta Venezia ad accogliere nuove stagioni oltre quelle di Vivaldi?