L’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, con il sostegno della Tavolozza Foundation e il patrocinio di Università Ca’ Foscari Venezia e Sapienza Università di Roma propone due giornate di studio internazionali sul disegno di paesaggio, curate da Camilla Pietrabissa ed Elisa Spataro.
A lungo considerato solo un passatempo amatoriale o un esercizio di abilità compositiva, preparatorio alla produzione pittorica, il disegno di paesaggio è guardato oggi con occhi nuovi. Gli vengono infatti riconosciuti una autonomia in ambito artistico, un linguaggio proprio e un valore nella possibilità di connetterci alla natura. Per questo il disegno di paesaggio oggi è finito al centro degli interessi delle cosiddette Environmental Humanities.
Per far luce su questo nuovo approccio, si danno appuntamento alla Fondazione Giorgio Cini studiosi e ricercatori internazionali il 14 e il 15 marzo. Dalle tecniche agli strumenti utilizzati per osservare e registrare su carta la natura e gli spazi urbani, dall’assemblaggio di album all’innovazione delle tecniche di stampa: le due giornate di studio si propongono di dimostrare come le ricerche più recenti stiano plasmando la storia delle immagini del paesaggio, sfidando le tradizionali narrazioni storiografiche.
Camilla Pietrabissa ed Elisa Spataro, storiche dell’arte e curatrici del convegno, spiegano che «attorno al disegno di paesaggio si muovono nuove prospettive di indagine, a partire dai più recenti studi dedicati alla materialità delle opere d’arte e delle pratiche artistiche. In questa occasione saranno oggetto di analisi i supporti impiegati dagli artisti e le tecniche esecutive; le pratiche della rappresentazione del paesaggio nello studio e il rapporto con il soggetto dal vero; la formazione di album e taccuini di disegni di paesaggio e la loro funzione nel processo di ideazione delle composizioni».
Il convegno fornirà l’occasione per far conoscere al pubblico la ricca collezione di disegni di paesaggio della Fondazione Giorgio Cini, attraverso la selezione di trentadue fogli che saranno eccezionalmente esposti nella Sala Longhena alla fine della prima giornata.