Alla fine, la montagna partorisce un topolino. Dopo due ore di argomentazioni sui massimi sistemi post-moderni, dove la domanda vale più della risposta e dove l’infinitesimale divora il gigantico, celebrare il supermercato come il luogo supremo dell’immaginario capitalistico e come decantazione di tutte le mitopoiesi affabulatorie americane, sembra un po’ pochino.
In un film overspoken, come da canone naumbachiano, che affronta il tema di come la catastrofe irrompa a distruggere l’ordine sociale, metafora del ‘rumore bianco’ che è la presenza della morte nella società contemporanea, la colonna sonora di Danny Elfman si impone per la sua sobrietà e la capacità di ‘commentare’ le scene primarie del film. In particolare la scena del parallelismo edipico tra Hitler ed Elvis, dove Driver e Cheadle si rubano la scena, in cui la musica sembra echeggiare le atmosfere creepy e misteriose di Nightmare Before Christmas. La scena dei titoli di coda, dove si esaltano le virtù dei supermarket, gode di una strepitosa canzone dance-punk, New Body Rhumba, scritta appositamente per il film dai LCD Soundsystem, glorioso gruppo indie americano sulla breccia dagli inizi del secolo.