Abbiamo portato avanti tutto il lavoro di selezione quando di sciopero non si parlava ancora; avevo già chiuso tutto il programma quasi due settimane prima della conferenza stampa, in anticipo rispetto al solito. Avevamo iniziato a vedere film a novembre 2022 e non ci eravamo mai fermati; è stato veramente faticoso perché sono arrivati più film dell’anno precedente, oltre 2.400 titoli, ma eravamo tutti molto soddisfatti. Poi improvvisamente una notte di metà luglio arriva l’annuncio dello sciopero. È stato un incubo vero, perché dall’oggi al domani ci siamo trovati sospesi in balia degli eventi. Per tre giorni non abbiamo saputo niente di più della pura notizia in sé, perché di fatto nessuno sapeva niente, nemmeno gli Studios o le produzioni. Tutti a telefonarsi, incontrarsi, a discutere sui provvedimenti da prendere. Poi tra lunedì e martedì della settimana successiva sono arrivati i primi segnali positivi, le conferme di Netflix che affermava di voler mantenere gli impegni presi con Venezia, così come di altre importanti produzioni americane. L’unica defezione, come è noto a tutti, alla fine è stata quella di Challengers di Luca Guadagnino, poiché i produttori hanno ritenuto che senza la protagonista Zendaya non avrebbero potuto fare la promozione del film così come avrebbero voluto, posticipandone quindi l’uscita nel 2024. Dal momento che avevamo deciso fosse questa la proiezione inaugurale della Mostra, era a quel punto necessario individuare un altro film di apertura e in tempi brevissimi abbiamo annunciato Comandante di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino, opera in Concorso. L’incognita riguarda ancora la presenza degli attori. Non ci saranno certamente quelli degli Studios; per tutti gli altri, ossia gli interpreti impegnati in film di produzioni indipendenti, vi sarebbe la possibilità di usufruire della deroga della Sag-Aftra, deroga che tutti hanno richiesto ma che è ancora in fase di approvazione. Le risposte cominciano ad ogni modo già ad arrivare. Bisognerà vedere se gli attori muniti del permesso di partecipare decideranno poi di esserci davvero, o se invece rinunceranno per solidarietà verso i colleghi, cosa tutt’altro che improbabile. Staremo a vedere.
Sono comunque ottimista che ci possa essere una presenza forte per sostenere i film indipendenti; penso e spero che l’impatto dello sciopero sulla Mostra sarà limitato e non catastrofico come si annunciava. Sicuramente qualche tappeto rosso sarà meno glamour del solito, ma ci saranno registi, produttori, direttori della fotografia e altre figure fondamentali per la realizzazione delle opere in Concorso e non. Non mi sembra drammatico se alcuni film, per un anno, verranno solo presentati dal regista e non dagli attori. Insomma, poteva capitare di molto peggio.