La giornata finale del Festival esplora la letteratura che affronta temi di memoria storica, identità e resistenza. Si parte con Igor Štiks, che dialoga sui legami tra passato e presente nel suo W, con Chiara Bonfiglioli. A seguire, Petra Rautiainen riflette sul suo romanzo Terra di Neve e Cenere e le cicatrici della Seconda Guerra Mondiale in Finlandia. Nel pomeriggio, Pierre Adrian, vincitore del Premio Giovani – Albero d’Oro, racconta la sua interpretazione della figura di Pasolini, mentre Mathias Énard presenta il suo Déserter, un romanzo che esplora il tradimento e la sopravvivenza. La giornata si conclude con un incontro tra Roberto Ferrucci, Tiziano Scarpa e il prof. Alessandro Cinquegrani, per parlare del recente memoir di Ferrucci su Daniele Del Giudice, seguito dal musicista Enrico Fink, autore del libro Patrilineare. Una storia di fantasmi, con la partecipazione di Ottavia Piccolo, in una riflessione sulle memorie familiari e le identità trasmesse.
SABATO 5 APRILE
h. 10.00 | Fondazione Querini Stampalia
I Balcani e i tormenti della Storia
Igor Štiks (Croazia)
conversa con Chiara Bonfiglioli
h. 12.00 | Fondazione Querini Stampalia
La Lapponia, il suo incanto, la sua sofferenza
Petra Rautiainen (Finlandia)
conversa con Sara Culeddu
h. 15.00 | Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino
Scrivere nella pietra la durezza del mondo: da Pavese a Pasolini a oggi
Pierre Adrian (Francia)
conversa con Julien Zanetta
h. 17.00 | Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino
In fuga. Uno sguardo sulla guerra e la violenza
Mathias Énard (Francia)
h. 19.00 | Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino
Il mondo che ha fatto: Daniele Del Giudice
Roberto Ferrucci (Italia)
Tiziano Scarpa (Italia)
conversano con Alessandro Cinquegrani
h. 21.00 | Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino
Di padri e di fantasmi
Enrico Fink (Italia)
Ottavia Piccolo (Italia)