In scena in prima assoluta, dal 13 luglio al 6 agosto, presentato dal Teatro Stabile del Veneto nella suggestiva sala della Torre di Porta Nuova all’Arsenale, che con la sua scala in legno ottocentesca costituisce l’ambientazione perfetta, Alonso è un’esperienza immersiva a 360 gradi e al tempo stesso un’avventura teatrale da vivere lasciandosi guidare dall’attore premio Ubu Andrea Cosentino.
Progetto ideato da Fucina Culturale Machiavelli, scritto e diretto da Sara Meneghetti, Alonso reinterpreta in chiave contemporanea gli archetipi del Don Chisciotte di Cervantes, in uno spettacolo ibrido tra cinema e teatro, suddiviso in tre episodi visibili tramite visore per la realtà virtuale.
«Don Chisciotte è chi guarda la realtà e vede altro rispetto a quello che c’è, e notoriamente viene additato come pazzo. A me non interessava esplorare il tema della follia – racconta l’autrice nel dietro le quinte –, nel domandarmi chi potesse essere Don Chisciotte oggi ho pensato che mi interessava l’ingenuità di chi si sente libero di immaginare una realtà diversa, un futuro diverso per sé, ed è quell’ingenuità che hanno solo i ragazzi intorno ai vent’anni nel momento in cui finiscono un percorso di studi e si affacciano a quello che sarà il loro avvenire».
Ed è così che Alonso – il protagonista condivide con Don Chisciotte il nome di battesimo… e non solo – diventa un ragazzo veronese di diciotto anni, che sogna di fare l’illustratore e trascorre i lunghissimi giorni di lockdown sprofondato nel divano del soggiorno, perso nella sua immaginazione tra sogni e illusioni.
A dispetto delle restrizioni dettate dalla pandemia, l’esuberante Nina, compagna di classe, irrompe in casa sua alla ricerca di una connessione internet, proprio nel momento in cui Alonso riceve una telefonata cruciale dalla casa di riposo dove la nonna è ricoverata. Il ragazzo deve raggiungerla in tempo se vuole svelare il mistero del taccuino in cui sua madre stava riscrivendo la storia del Don Chisciotte e avere le risposte che cerca su sé stesso. Spronato dalla fidata Nina, tra l’investitura a cavaliere di un improbabile vicino, un tragicomico duello con un rider e l’accompagnamento di un inaffidabile ‘destriero’ a due ruote, Alonso si ritroverà a vivere l’avventura cavalleresca che non aveva mai osato sognare.
Al termine dello spettacolo il pubblico è invitato a partecipare ad un aperitivo e a visitare la terrazza della Torre, un’occasione esclusiva per godersi il tramonto sulla laguna da un’inusuale e affascinante prospettiva.