Il testo di Eva la Gallienne, The Mystic in the Theatre, da cui prende le mosse il lavoro portato in scena dagli allievi dell’Accademia Carlo Goldoni diretti da Paola Bigatto, sostiene la presenza di un forte misticismo nella grande attrice: andando a frugare nel baule di cui Eleonora parla alla figlia, quando riesce a recuperare, da un oscuro magazzino, le casse dei suoi libri, tra cui il “baule dei Mistici, con santa Caterina in testa”.
La spiritualità dell’attrice, complessa, profonda, non convenzionale, non inscrivibile in alcuna religione, ci invita a riguardare i suoi carteggi, la sua vita e le sue scelte in una chiave profonda e inedita, centrata sulla sua natura poetica, osservativa e sensitiva, che si esprime spesso in slanci di amore per la realtà che la circonda, non dissimile da quello che la porta a “frugare” nei personaggi che affronta.
Lo spettacolo è presentato nell’ambito della rassegna Dall’Archivio alla Scena dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini e del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, curata da Maria Ida Biggi, è dedicata nel centenario dalla sua scomparsa, a Eleonora Duse, pioniera della parità di genere nel teatro, e icona per l’universo femminile, inesauribile fonte di ispirazione e modello per intere generazioni di attori e di attrici.