Musiche suonate dal vivo, immagini, rari documenti e parole scandiscono The meaning of the blues, conferenza-concerto in cui un musicologo (Luca Bragalini) e una delle figure più alte della storia del jazz europeo (Franco D’Andrea) svelano quanto possono essere infinite le sfumature del blues. Tra il Mississippi e l’Europa Centrale, tra la produzione di D’Andrea e quella di Gershwin, tra la musica classica e il folklore afroamericano, tra le sigle televisive e le pagine di Thelonious Monk sta l’appuntamento in programma alla Fenice il 15 aprile. Franco D’Andrea, al di là di ogni retorica, non ha bisogno di presentazione alcuna. La sua storia artistica è talmente ricca, intensa, coerente, che enumerare tutte le sue collaborazioni, i suoi incontri, le opere significative non avrebbe senso, se non in una pubblicazione allargata, che prendesse in esame con serietà e precisione questa carriera formidabile nella sua totalità.