Una conversazione sulla scelta di vivere a Venezia, prendendo spunto da un libro che apre le porte dei palazzi e racconta lo stile di vita dei veneziani in un fortunato e sofisticato incontro tra arte, architettura e cucina venete.
Dopo il saluto di di Antonella Magaraggia, Presidente dell’Ateneo Veneto, oltre agli autori Toto Bergamo Rossi, Direttore della Fondazione Venetian Heritage e Lydia Fasoli, giornalista e stilista, intervengono Alessio Carbone, già primo ballerino all’Opéra de Paris, Richard Makin-Poole, business man, e Marco Vidal, imprenditore, personalità che operano in ambito internazionale ma che hanno scelto di abitare a Venezia.
Arte, architettura, cultura, ricette e tradizioni qui si fondono creando l’unicità di questa città che, nonostante gli apparenti limiti rispetto alla vita contemporanea, può rappresentare proprio un modello per il futuro, una volta superate le problematiche che stanno determinando la crisi della sua residenzialità.
Edito da Marsilio, L’arte di vivere a Venezia si concentra proprio sullo stile unico del vivere veneziano. Con introduzione dell’attore Jude Law, il libro racconta non solo di alcune dimore patrizie in città ma anche di luoghi speciali in laguna, dove la tradizione della caccia e della pesca sono rimaste pressoché invariate da secoli, fino ad alcune raffinate ville di campagna che le famiglie veneziane nei secoli hanno costruito e usato come luoghi di villeggiatura e al tempo stesso come vere e proprie aziende agricole dislocate nel territorio.
Il tutto accompagnato dalle ricette di squisiti piatti della cucina tradizionale, fotografati da Marie-Pierre Morel, fotografa specializzata in gastronomia, decorazione e architettura.