Un incontro per presentare Storielle per granchi e scorpioni, edito da Feltrinelli: un’occasione per dialogare con uno dei più importanti interpreti del mondo cinematografico e teatrale italiano: a pochi giorni di distanza dall’appuntamento con Marco Tullio Giordana, arriva all’Ateneo Veneto Luigi Lo Cascio, che con il regista ha lavorato a lungo. Chiamare “storielle” questi racconti scritti da Luigi Lo Cascio con una vena umoristica che percorre tutto il libro, è una cosa seria perché in verità invitano a meditare e giocano continuamente con il lettore: lo spiazzano e ne spostano lo sguardo. Sono racconti filosofici, insomma, ma “da prendere con le pinze”, così come fanno con le loro chele il Signor Granchio e il Signor Scorpione. Dialogando fra loro di letteratura, deprecano l’abitudine degli uomini a scrivere solo di uomini, aprendo il ventaglio delle possibilità narrative a tutti i regni: animale, minerale, vegetale, con l’aggiunta del regno dei fantasmi. Confermando il suo talento di scrittore – e forte di una tradizione letteraria che va da Landolfi a Buzzati e da Kafka a Borges – Luigi Lo Cascio dà voce alle nostre più grandi paure e alle piccole ossessioni, denudandole e portandole all’estremo, al punto da renderle paradossali e grottesche ovvero, per contro, liriche e commoventi.