In occasione del Carnevale di Venezia, il tenore Flannan Obé (per l’occasione anche ideatore e regista) e i suoi allegri compagni ci invitano a immergerci in un mondo ricco di creatività, riscoprendo un repertorio eseguito troppo di rado. “Ne vedremo delle belle!” a Palazzetto Bru Zane, in tre repliche si propone di riportare in vita lo spirito delle celebrità del caffè-concerto, con uno sguardo a volte anticonformista, ma sempre sensibile e rispettoso. Il caffè-concerto, diffusosi nel XIX secolo, era un luogo di svago dove il pubblico poteva godere di una gran varietà di performance, dalle poesie sentimentali alle danze ammiccanti, sino a numeri acrobatici. In un’epoca di regolamentazioni teatrali, questi spazi offrivano dunque un intrattenimento popolare senza vincoli, dando libero sfogo alla creatività degli interpreti. Flannan Obé, il baritono Pierre Lebon, il mezzosoprano Marie Gautrot e Delphine Dussaux al pianoforte celebrano questo periodo esplorando la varietà e l’eclettismo che caratterizzavano le serate dei cafés chantants.
«Il nostro spettacolo – spiega Obé – si propone di offrire un assaggio di questa fase importante della storia della chanson e dei luoghi in cui veniva eseguita. Evocheremo via via la sobrietà di mezzi, dovuta al monopolio dei teatri, ma anche la grande varietà dei numeri proposti – monologo, danza, aria d’opera – e dei toni possibili, dalla lamentela realistica alla comicità da caserma, passando per l’inno patriottico e i couplets licenziosi, senza dimenticare la poesia graffiante degli autori di Montmartre».