Roberto Prosseda è uno dei pianisti più attivi nella scena concertistica internazionale. Ha inciso l’integrale pianistica di Mendelssohn per la Decca ed è l’unico a tenere concerti con il pedal piano, strumento che ha riportato alla luce dopo un secolo di oblio.
Attualmente è l’unico musicista che tiene regolarmente concerti al pedal piano. Chiamato anche piano-pédalier o Pedalflügel, si tratta di un pianoforte doppio, dotato di una pedaliera simile all’organo, collegata ad un secondo pianoforte. È uno strumento caro a Mozart, Schumann e Alkan, caduto in disuso all’inizio del Novecento e ora riportato in auge dallo stesso Prosseda. Prosseda ha debuttato al pedal piano l’11 settembre 2011, presentando in prima esecuzione moderna il Concerto in Mi bemolle maggiore di Charles Gounod (1893) per piano-pédalier e orchestra, con la Filarmonica Toscanini di Parma diretta da Jan Latham Koenig. Il 20 aprile 2012 il Wall Street Journal ha dedicato un’intera pagina al suo progetto di riscoperta del repertorio per piano-pédalier (Mozart, Schumann, Alkan, Gounod) e dello strumento stesso.
In questo concerto porta in scena un repertorio comprendente Mozart, Schumann, Liszt e Alkan.