Tim Crouch torna a Venezia con la prima italiana del suo ultimo spettacolo, una sprezzante e divertente variazione sul King Lear di Shakespeare, una riflessione sul futuro del teatro, sui lockdown e sull’eccessiva digitalizzazione, una pièce che si chiede cos’è diventato il teatro dopo la pandemia: è come uscire da una caverna nelle quale siamo stati rinchiusi ed esplorare il nuovo paesaggio che ci troviamo di fronte.