L’incontro affronta in chiave storico-filosofica il tema della maternità corporea della Madonna, a partire dalla sua rappresentazione nell’arte medioevale e moderna, analizzandone i contenuti e il significato simbolico sullo sfondo delle elaborazioni teologiche che ne codificarono, nel corso dei primi secoli della cristianità, la natura al tempo stesso di Theotòkos (madre di Dio) e Aeipàrthenos (semprevergine), legando insieme maternità e verginità perpetua, e fissandone il ruolo cruciale nel mistero dell’Incarnazione.
Massimo Cacciari (autore di Generare Dio, il Mulino 2017) si soffermerà in particolare sulla Madonna del Parto di Piero della Francesca, che spicca tra gli analoghi soggetti iconografici del XIV-XVI secolo, analizzando il significato simbolico di questa potente figura femminile e gli elementi di novità rispetto alle precedenti divinità materne delle religioni mediterranee.
Nadia Maria Filippini (autrice di Generare, partorire, nascere, Viella 2017) considererà le raffigurazioni di Maria puerpera nella tradizione iconografica medioevale della Natività, in un confronto con la costruzione teologica della virginitas ante, in e post partum, interrogandosi sull’influenza di questa rappresentazione nell’identità nel vissuto delle donne e sugli effetti della sua cancellazione dopo il Concilio di Trento.