Curato da Giovanni Paolin Aguas Negras è un viaggio immaginario sotto forma di opera video-grafica che unisce anni di lavoro e osservazione sul campo in territori diversi dell’artista Byron Gago. La ricostruzione delle geografie affettive è stata ispirata dall’esperienza personale di Gago come migrante e rappresenta un’opportunità per rivalutare il suo rapporto con i diversi territori e comprendere le implicazioni politiche che definiscono il suo legame con il paesaggio.
La narrazione visiva si concentra sulla relazione tra il protagonista e la natura, dando priorità al paesaggio e alle evidenze di un processo di trasformazione nei sistemi antropocentrici. Seguendo le geografie affettive dell’artista, ill progetto riflette sul viaggio attraverso diverse latitudini come una ricomposizione di paesaggi diversi, dall’Amazzonia alle Alpi, passando per l’area mediterranea.
In Aguas Negras, il paesaggio stesso è plasmato da processi di estrazione e accumulo che portano a conseguenze come gentrificazione, razzismo ecologico e perpetuazione del colonialismo. Il progetto si sviluppa quindi come un’esplorazione globale del rapporto tra paesaggi diversi e immigrazione come strumento per sfidare le strutture di potere dominanti, cercando un senso di equità e autodeterminazione. Si tratta di un tentativo di creare una storia visiva tra gli scenari a partire da un’idea di circolarità che emula il ciclo perpetuo di metamorfosi e interconnessione, richiamando il pensiero olistico proveniente dalla cosmovisione indigena in un contesto latinoamericano.