Ventidue fotografie offrono prospettive inedite sui principi umanitari, stimolando una riflessione sul concetto di umanità. Le immagini raccontano la diversità dell’esperienza umana e il valore degli atti umanitari nella quotidianità, mettendo in evidenza la potenza dell’immagine nel trasmetterli. Articolata in cinque sezioni, la mostra Dialoghi sull’Umanità propone un approccio interattivo: domande e spunti invitano il pubblico a interrogarsi su come la fotografia possa aiutarci a comprendere i principi di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza. Questi concetti, centrali nell’azione umanitaria, trovano applicazione anche nella vita di tutti i giorni. Per la Svizzera, la cultura – e in particolare la fotografia – è uno strumento essenziale per costruire la pace, comunicare e comprendere le realtà dei conflitti. In questo senso, la mostra diventa una piattaforma di dialogo e confronto, capace di offrire nuove prospettive e di immaginare futuri possibili per una pace duratura.
In occasione dell’inaugurazione, il 18 febbraio alle ore 17.30, il Consolato di Svizzera a Venezia organizza a Palazzo Trevisan degli Ulivi il talk Fotografia, cultura e pace, un momento di confronto su pace, diritti umani e crisi umanitarie, con un focus sul ruolo delle immagini nella costruzione della pace. Dopo i saluti del Console generale di Svizzera Stefano Lazzarotto, intervengono Emiliano Bos (RSI Radiotelevisione Svizzera), Italo Rondinella (fotografo e filmmaker) e Rossella Miccio (Presidente di Emergency).
Dialoghi sull’Umanità è ospitata dal Consolato di Svizzera a Venezia, a Palazzo Trevisan degli Ulivi, ed è nata dalla collaborazione tra la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), il museo Photo Elysée di Losanna e il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR).