ELEONORA DUSE. MITO CONTEMPORANEO

29 Giugno 2024

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13 Ottobre 2024

La donna, l’artista, l’amica, la rivoluzionaria, la creativa: sono tanti i volti di Eleonora Duse che emergono da lettere, documenti, scritti e testimonianze che la riguardano. Tanti ritratti che descrivono una vera e propria icona femminile, pioniera della parità di genere nel teatro e non solo, una donna che alle donne parlava e con loro si confrontava, sul palco e nella vita.
In occasione dei cento anni dalla scomparsa di Eleonora Duse (Vigevano 1858 – Pittsburgh 1924), l’Istituto per il Teatro e il Melodramma apre al pubblico una mostra temporanea che racconta la straordinaria storia di questa artista.

L’esposizione, pensata per gli spazi di Palazzo Cini a San Vio, ritrae la celebre attrice a partire dai documenti e dagli oggetti che le sono appartenuti, conservati presso l’Archivio dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma. Si tratta di oggetti unici, capaci di testimoniare la particolarità di questa artista rivoluzionaria, punto di riferimento non solo per la scena teatrale del tempo, ma anche per la cultura europea dei decenni tra Otto e Novecento. Tra questi, avranno una particolare rilevanza gli abiti che le sono appartenuti e che afferiscono al suo guardaroba privato. Si tratta di modelli di alta sartoria, perfettamente conservati, che restituiscono il fascino di anni lontani e particolarmente suggestivi. Inoltre, in mostra saranno esposte lettere autografe di vari corrispondenti, rare fotografie che mostrano Eleonora Duse in attimi di vita privata e in costume di scena e oggetti pregiati, a lei appartenuti che restituiscono uno spaccato del suo gusto raffinato e originale.

La mostra intende offrire al visitatore un’istantanea della grande artista simbolo del teatro italiano nel mondo, attraverso significativi e straordinari pezzi dell’Archivio, che l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini conserva, per volontà della nipote dell’attrice e altri donatori, da molti anni.

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A cento anni dalla morte, omaggio alla divina Duse

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