Dopo la mostra realizzata nel 2015 al Centro Culturale Candiani e a dieci anni dalla morte, l’Istituzione Bevilacqua La Masa ospita l’esposizione di una ricca e selezionata raccolta di opere Toni Fontanella (1915-2014), autentico maestro della pittura lagunare, curata da Stefano Cecchetto e Luca Fontanella. In mostra numerosi dipinti, molti ancora inediti, che rappresentano i luoghi di affezione dove il pittore prendeva ispirazione per le sue opere. I luoghi dell’anima. Opere 1932-2000 intende mettere in evidenza il percorso di Fontanella e si rivela quindi come un ‘viatico’ dentro al paesaggio lagunare che tanto ha contribuito a influenzare lo stato d’animo dell’artista. Con la presentazione critica di Stefano Cecchetto, l’evento segna l’occasione, forse ultima, di presentare in prossimità dei luoghi della nascita (i Tolentini) e della formazione artistica (i Carmini) il suo percorso creativo.
Il tema del paesaggio e della Natura morta sono sempre stati la cifra distintiva di Toni Fontanella, con una costante figurativa in quanto l’artista intende comunicare e rendere partecipe lo spettatore delle proprie passioni. Queste apparizioni riprese dal vero, sono il frutto di una realtà apparente che affiora negli schemi di strutture liquide e nello stesso tempo materiche, dove l’intimità raccolta della visione prende forma nel pacato sentimento del colore. Un modello ‘costruttivo’ che Fontanella applica anche nella scelta dei cromatismi, ricchi di sfumature interattive tra il segno e il colore, e anche in questo campo è facile riscontrare una precisa volontà dell’artista a intraprendere un’indagine cromatica sempre più orientata ai canoni estetici della percezione visiva.