Di baffi e di graffi

Piazza San Marco accoglie Paolo Conte
di Giuseppe Mormile

A distanza di 14 anni, Paolo Conte torna a Venezia per un concerto epocale che si aggiunge alla storica data alla Scala, accompagnato dall’ensemble orchestrale che fedelmente lo accompagna.

La musica di Paolo Conte ha trovato più volte posto nei cartelloni di Veneto Jazz. Un sound, il suo, che appartiene al jazz, con un atteggiamento sempre trasversale, al di sopra delle mode e comunque assolutamente contemporaneo. Gli appassionati di questo mondo, unico nel cantautorato italiano, fatto di poesia e musica, di pianoforte e parole antiche, sembrano trovarsi a loro agio anche nelle atmosfere jazz che Conte ha sempre richiamato. Che fosse al Teatro La Fenice o al Parco di Villa Pisani, abbiamo amato questo artista, riservato ma generoso nell’arte e nella musica, che ha saputo regalarci momenti sempre unici e diversi.

Il suo ritorno in Piazza San Marco dopo 14 anni per un tour da molti indicato come l’ultimo, per noi ha il sapore della rinascita. Da quel 2009 molte cose sono cambiate. Una pandemia che ha rivoluzionato il modo di ascoltare e organizzare i concerti; una città, Venezia, che lotta fra grandi eventi mediatici ma poco sostenibili e ancor meno progetti di qualità, realizzati ad hoc per la sua fragile e magnifica identità; produzioni sempre più costose che impongono nuove strade e nuove idee artistiche. La rinascita allora non può che essere quella di ritrovare l’alchimia perduta del rapporto fra artista e luoghi, di arrivare in punta di piedi in un sito ineguagliabile arricchendolo con l’unico ingrediente possibile: altra Arte, con la “A” maiuscola. Confidiamo sia solo l’inizio di un percorso di consapevolezza sul valore inestimabile che la città offre agli artisti, sulla coscienza degli organizzatori invitati a rispettare la fragilità e l’unicità di un simile contesto, sull’amore del pubblico verso proposte sostenibili e originali. In questa auspicabile e obbligata direzione ora non ci resta che attendere il ritorno sul palco di questa icona indiscussa della musica cantautorale internazionale, a distanza di 14 anni dal concerto del 31 luglio 2009 con l’Orchestra Sinfonica di Venezia.
Nato ad Asti nel 1937, Paolo Conte è ciò che si definisce un artista a tutto tondo. In oltre cinquant’anni di carriera ha collaborato con tantissimi artisti, scrivendo per loro canzoni indimenticabili. Cantautore, pittore, artista: la storia di Paolo Conte è la storia della musica italiana. Come tutti i grandi artisti ogni live non è mai uguale al precedente e le interpretazioni delle sue canzoni regalano emozioni sempre uniche. In piazza San Marco riserverà quest’anno al pubblico uno spettacolo nuovo, esibendosi in una speciale scaletta con cinque brani diversi, presentata per la prima volta durante il concerto alla Scala.

Anche per la tappa di Venezia il cantautore sarà accompagnato dal suo storico ensemble orchestrale di undici musicisti eccezionali: Nunzio Barbieri (chitarra e chitarra elettrica), Lucio Caliendo (oboe, fagotto, percussioni e tastiere), Claudio Chiara (sax contralto, sax tenore, sax baritono, flauto, fisarmonica, basso e tastiere), Daniele Dall’Omo (chitarre), Daniele Di Gregorio (batteria, percussioni, marimba e piano), Luca Enipeo (chitarre), Francesca Gosio (violoncello), Massimo Pitzianti (fisarmonica, bandoneon, clarinetto, sax baritono, piano e tastiere), Piergiorgio Rosso (violino), Jino Touche (contrabbasso, basso elettrico e chitarra elettrica) e Luca Velotti (sax soprano, sax tenore, sax contralto, sax baritono e clarinetto).

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